Festa patronale di S. Giovanni Battista - Ragusa
Descrizione
Festa patronale di S. Giovanni Battista
———————————————-
Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana
Registro Eredità Immateriali
N. Prog. 195
Bene : Festa patronale di S. Giovanni Battista
Libro: REIS – Libro delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali
Data approvazione: 18-02-2015
Categoria : Festa patronale
Provincia : Ragusa
Comune: Ragusa
Ricorrenza: Annuale
Data : Dal 19 al 29 Agosto
Occasione: Festeggiamenti in onore del Santo patrono
Funzione: Celebrativa/Devozionale
Partecipanti: Devoti, comunità locale, turisti
Descrizione
La Festa in onore di San Giovanni Battista, patrono della città e della diocesi di Ragusa, si svolge il 29 agosto, data del suo martirio. I solenni festeggiamenti hanno però inizio il 19 agosto con l’apertura della nicchia del Santo e la traslazione del simulacro.
I giorni che vanno dal 19 al 29 agosto sono ricchi di manifestazioni culturali, artistiche e sportive.
La sera del 26 agosto le sacre reliquie del Battista vengono portate in processione per le vie della città; San Giovanni riabbraccia così i suoi devoti fino all’arrivo in una parrocchia che Lo ospiterà con canti, liturgie e veglie di preghiera. Poi, la sera del 28, ritornerà in Cattedrale.
Il 29 agosto la città si stringe nuovamente intorno al suo Santo con una chilometrica processione di ceri, retaggio forse della luminaria che aveva luogo durante il XVII secolo ad Ibla. In essa traspare il silenzio, la preghiera e una grande devozione visibile nei fedeli scalzi o con indumento rosso in segno di un voto o grazia ricevuta. Essi percorrono le vie del centro storico insieme all’Arca Santa, precedendo il simulacro di San Giovanni che viene portato in processione per le strade iblee al grido di Patronu Viva, accompagnata dalla banda musicale. Questo, oltre ad essere un grande momento di devozione religiosa e di rinnovo delle tradizioni della città, è anche uno spettacolo davvero unico, proprio perché migliaia di fedeli, molti a piedi scalzi, accompagnano il fercolo del Santo portando dei grossi ceri accesi per grazia ricevuta. Al termine della solenne processione, a conclusione dei festeggiamenti, si svolge un incantevole spettacolo pirotecnico.
Inoltre, il 24 giugno, giorno della natività del Battista, vengono anticipati in maniera liturgica i solenni festeggiamenti di agosto. Anche in questo caso, i festeggiamenti hanno inizio nove giorni prima, la sera del 15 giugno, con un momento solenne e significativo: dopo i Vespri e la Santa Messa, si ha lo scampanio a festa delle campane, il raduno dei portatori, l’apertura della nicchia e l’esposizione sull’altare maggiore del simulacro di pietra risalente al 1513, chiamato u niviru; seguono momenti di preghiere.
Bibliografia
D’Agostino, Gabriella. 1991 Arte popolare in Sicilia: le tecniche, i temi, i simboli. Palermo: Flaccovio.
Fonte, Mario. 2001. Il folklore religioso in Sicilia. Catania: Edizioni Greco.
Note
Tra le attività ricreative che si svolgono nei giorni di festa di agosto, bisogna menzionare: la “Rassegna teatrale Mons. Pennisi” che ha luogo nella splendida cornice di Piazza San Giovanni, la gara ciclistica notturna per le vie del centro storico e il premio “Ragusani nel mondo”, che assegna riconoscimenti a quelle persone native in terra iblea e che le hanno dato lustro in ogni campo lavorativo in Italia e nel mondo.
Tradizioni gastronomiche: il giorno della festa di San Giovanni Battista vengono preparati gli gnucchitti rausani, tipico piatto di pasta fresca fatta in casa con farina di semola dura e uova, realizzata con u pettine e i fusi, preparata con brodo di pollo e consumata insieme al pollo ripieno.
La statua di San Giovanni, che fu consegnata da Carmelo Licitra nel 1861 alla fervida devozione del popolo ragusano, prese il posto di quella antica per ragioni non ancora chiarite. Ricavata da un tronco di cipresso, impressiona per il suo realismo e una severità straordinariamente immediata. L’artista ha infatti estratto dalla materia un San Giovanni nell’atto di ammonire i vizi e la corruzione di Erode, ma è comunque un’ammonizione rivolta ad ognuno di noi. La bellezza viva e tangibile di questa statua sembra scuotere le coscienze per sposare la causa della giustizia e della verità.
Autore Scheda: Paola Barbata
Vai su Google Maps
Invia una comunicazione all'autore della pubblicazione
[contact-form-7 id="18385"]