Festa di San Nicola di Bari
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Descrizione

Festa di San Nicola di Bari

 Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog.
142
Bene
Festa di San Nicola di Bari
Libro
REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione
17-11-2010
Categoria
Festa patronale
Provincia
Messina
Località
 
Comune
Gualtieri Sicamino’
Denominazione locale
 
Notizie Cronologiche
La presenza del culto di San Nicola a Gualtieri Sicaminò sembra segnalata già nel XII secolo, poiché in tale periodo era già esistente una località di Sicaminò chiamata “San Nicola”. Nel Settecento, la festa dedicata al santo patrono era celebrata solo il 6 dicembre (festa liturgica – data della morte del santo).
Ricorrenza
Annuale
Data
Ultima domenica di Agosto / 6 Dicembre
Occasione
 
Funzione
Devozionale
Attori
Gruppi di uomini accompagnati dalla banda musicale e preceduti dal bettalaru (portatore della bisaccia), bussano di porta in porta chiedendo fichi e noci (giorni 3-4-5 precedenti la festa del 6 Dicembre).
Bettalaru è colui che raccoglie nella sua bisaccia le offerte ricevute.
Le autorità locali lanciano le nocciole dai balconi su Piazza Duomo.
Partecipanti
Comunità locale e gli emigrati che tornano in paese per la festa,turisti
Descrizione
I festeggiamenti dell’ultima domenica di agosto sono i più acclamati e richiamano in paese gli emigrati. I riti cominciano già la domenica precedente la festa vera e propria, quando il simulacro di San Nicola viene rimosso dalla nicchia posta sull’altare maggiore della Chiesa Madre, ad egli dedicata, per essere portato più vicino ai fedeli ai piedi dell’altare. Ogni azione è accompagnata dagli applausi, dalla musica suonata dalla banda e dall’organo, dal suono a festa delle campane e dai fedeli che intonano l’inno Viva viva Santa Nicola. Tutta la settimana, fino ai vespri solenni del sabato, è scandita da funzioni liturgiche. La mattina della domenica (ultima di agosto), fulcro della festa, viene celebrata la solenne “messa cantata” a conclusione della quale vengono distribuite ai fedeli le cosiddette panuzzedda,: cialde fatte di farina e acqua ed essiccate al sole che riportano impressa l’effige del santo. Nel tardo pomeriggio, la statua viene portata in processione lungo un percorso fissato dalla tradizione tra le strade del paese. Il corteo si snoda secondo un ordine preciso: in testa vi è la confraternita del Sacro Cuore, segue la confraternita della Pia Unione delle Figlie di Maria, poi quella di San Nicola, successivamente si dispongono in processione le autorità religiose e quindi la statua di San Nicola, seguita a sua volta dalle autorità militari e civili, dalla banda e in coda tutti i fedeli. Percorsi il Ponte Nuovo, il rione Misericordia, il Ponte Vecchio, Piano Molino, rione Carmine, rione Basso e da ultimo la via Roma, la processione ritorna in Piazza Duomo e la statua rientra in chiesa. Ogni rione saluta il passaggio del Santo con lo sparo di fuochi d’artificio. A mezzanotte lo spettacolo pirotecnico conclusivo illumina il cielo di Gualtieri Sicaminò.
Nel giorno in cui la chiesa celebra la festa liturgica di San Nicola, il 6 Dicembre, le funzioni si svolgono solo in chiesa con le rituali preghiere e la novena che scandisce i nove giorni precedenti il 6. Nei giorni 3-4-5, al termine della novena, alcuni uomini riuniti in gruppi e accompagnati dalla banda musicale, passano di casa in casa chiedendo un’offerta di fichi e nocciole, cantano l’inno Viva viva Santa Nicola. Nel giorno dedicato alla festa liturgica solenne del Santo patrono, alcuni spari e il suono a festa delle campane dà inizio, di prima mattina, alle celebrazioni. La giornata è interessata da diverse celebrazioni eucaristiche in onore del Santo.
Bibliografia
Biviano, Franco. 2012. Presente e passato di Gualtieri Sicaminò. Gualtieri Sicaminò: Comune.
Sitografia

 

 

Filmografia
 
Discografia
 
Note
La statua di San Nicola, portata in processione, è realizzata in legno dipinto: la sua fattura è anteriore al 1618. È posta in una nicchia, sopra l’altare maggiore della Chiesa Madre di S. Nicola di Bari (sec. XIII-XVI), dalla quale viene spostata per avvicinarla ai fedeli durante i giorni precedenti la processione.
La mitra e il baculo, simboli del ministero vescovile e che decorano l’effige del santo, sono preziose opere in argento lavorato a sbalzo, realizzate da Saverio Lo Giudice nel 1770.
Connessa alla festa di San Nicola, in particolare, ai festeggiamenti del 6 dicembre, è la tradizionale “Nocciolata”.
 
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Autore Scheda
Mariangela Riggio
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