Festa di San Calogero - Agrigento
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Descrizione

Festa di San Calogero – Agrigento

    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

San Calogero di Agrigento

   

Il Patrono di Agrigento è San Gerlando ma i festeggiamenti che sono tributati a San Calogero non hanno eguali probabilmente in nessun altro angolo del mondo.

Durante gli otto giorni (dalla prima alla seconda domenica di luglio) di festa, si intersecano misticismo, antiche tradizioni, leggende e profonda fede cristiana che si uniscono e sprigionano un’energia difficilmente traducibile in semplici parole.

Si narra, infatti, che il monaco Calogero, venuto in Sicilia ad evangelizzare e diffondere la fede cristiana, durante un lungo periodo di pestilenza andasse in giro a chiedere del pane da dare ai poveri. La gente, rintanata in casa per paura della peste, al passaggio del monaco avrebbe lanciato il pane dalle finestre per evitare che Calogero si avvicinasse troppo alle proprie abitazioni. A testimoniare la profonda fede nei confronti del santo legata alle antiche tradizioni, basta vedere le manifestazioni che pone in essere, chi abbia ricevuto una grazia.

ll “Santo Nero” è certamente il più amato dagli agrigentini che ancora oggi, a distanza di centinaia d’anni, continuano a lanciare delle pagnottelle di pane al passaggio del pesantissimo fercolo in processione, così come vuole la tradizione. Gli oltre cento devoti portatori si accalcano sotto la statua per accompagnarlo nella sua lunga traversata delle più impervie vie del centro storico e ad ogni fermata i fedeli salgono ad abbracciare e baciare il santo, “asciugandogli” il sudore con fazzoletti bianchi, pregando ed invocando grazie.

Ancora oggi, infatti, si assiste ai viaggi a piedi nudi dalla propria abitazione fino al Santuario a lui dedicato, alle rappresentazioni grafiche delle malattie e delle disgrazie, alle “vestine” bianche fatte indossare ai bambini. Durante il periodo dei festeggiamenti solitamente vengono organizzate anche manifestazioni di carattere culturale.

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Fonte testo: Comune di Agrigento

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana 

Registro Eredità Immateriali

N. Prog. 1
Bene: Festa di San Calogero
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 25-01-2006
Categoria: Festa patronale
Provincia : Agrigento
 
Comune: Agrigento
Denominazione locale: San Caloriu, lu santuzzu miraculusu
Notizie Cronologiche
La festa di San Calogero ad Agrigento si lega all’antica leggenda del Santo monaco d’epoca normanna, le cui origini si fanno risalire al V-VI secolo.
Ricorrenza: Annuale
Data: Prima domenica di Luglio (Processione); Festa 8 giorni
Occasione: Festeggiamenti in onore di San Calogero
Funzione: Devozionale/Patronale
Attori: Clero, devoti portatori di vara
Partecipanti: Autorità comunali, confraternita dei portatori, devoti, banda e tamburinari, comunità locale, turisti
Descrizione
A San Calogero, santo di origini africane, si dedica una lunga celebrazione dalla prima alla seconda domenica di luglio. I festeggiamenti iniziano nella Chiesa a Porta Atenea il venerdì precedente, dove i devoti compiono u viaggiu, un pellegrinaggio in gruppi in rigoroso silenzio, portando oggetti devozionali per grazia ricevuta, e vedono culmine con le processioni domenicali. Durante l’intera festa e ancor più in quest’occasione i balconi e le strade della città si riempiono di luci e colori, di devoti, di bancarelle, tamburinari e folle festanti che accolgono e accompagnano il simulacro del Santo. I festeggiamenti della domenica iniziano con l’Alborata con spari di mortaretti e proseguono con le celebrazioni e la processione che avviene in due momenti diversi. A mezzogiorno la statua del Santo da Via Atenea è condotta in spalla da sessanta giovani devoti a Porta Addolorata dove sosta sino a sera circondata da fedeli. La processione riprende, riattraversando la città, e da lì giunge sino al viale della Vittoria con la partecipazione delle Autorità Comunali, delle confraternite di Agrigento e dell’Associazione dei portatori. L’intensa spiritualità della festa emerge durante la processione, nei momenti in cui i fedeli detergono il volto del santo che “suda” e nell’atto del lancio delle fette di pane dai balconi. Questo gesto, oggi in parte sostituito dal lancio di manifestini colorati con messaggi edificanti, ricorda il momento in cui il monaco Calogero attraversava la città colpita dalla peste, per raccogliere per i suoi poveri i pani che i ricchi, per timore del contagio, lanciavano dalle finestre. La tradizione vuole, inoltre, che per effetto del contatto con la statua del Santo, esso possa compiere miracoli e lenire o guarire coloro che a lui si votano. La festa domenicale si conclude con i fuochi pirotecnici e la fiaccolata in piazzetta San Calogero prima del rientro della statua del Santo in vista della successiva processione domenicale.
Bibliografia
Cardella, Antonio. 2002. Santi riti e leggende del popolo siciliano. Palermo: Sigma.
 
Cusumano, Antonio. 2000. Agrigento e San Calogero tra grecità e carnalità in La forza dei simboli. Studi sulla religiosità popolare. Palermo: Folkstudio.
 
Pitrè, Giuseppe. 1979. Feste Patronali in Sicilia in Biblioteca delle Tradizioni popolari siciliane. Sala Bolognese: Forni. v. XXI.
 
 
Note
San Calogero rientra tra le figure di Santi Neri in Sicilia, il cui culto è diffuso in ogni angolo dell’isola. La devozione verso questi Santi si ricollega a miti e culti del mondo pagano, accolti nella cultura cristiana, in cui il colore scuro era collegato ad antichi culti propiziatori per la fertilità della terra e a favore delle dee madri. Inoltre, il forte legame della Sicilia con la cultura araba ha determinato l’assorbimento di riti e credenze In questa prospettiva, il colore nero di San Calogero nella cultura araba simboleggia la capacità di elevarsi alla perfezione assoluta, cioè a Dio, ma anche al potere taumaturgico del Santo, di trasmettere potere salvifico agli oggetti che lo sfiorano.
 
Ex Voto – BDM 004918
Ex Voto – BDM 004927
Ex Voto – BDM 004925
Autore Scheda: Ester Oddo

 

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