Festa di Maria SS. della Catena e S. Michele Arcangelo
Descrizione
Festa di Maria SS. della Catena e S. Michele Arcangelo
Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)
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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana
N. Prog.
163
Bene
Festa di Maria SS. della Catena e S. Michele Arcangelo
Libro
REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione
05-11-2012
Categoria
Festa patronale
Provincia
Messina
Località
Comune
Librizzi
Denominazione locale
Notizie Cronologiche
Ricorrenza
Annuale
Data
Domenica successiva al 15 Agosto
Occasione
Funzione
Devozionale
Attori
Portatori scalzi conducono a spalla la statua marmorea della Madonna della Catena.
Giovani portatori conduco a spalla la statua lignea di San Michele Arcangelo.
Suonatore della ciaramedda (zampogna): durante la rievocazione del fatto miracoloso, è per mezzo del suono di questo strumento che il percorso riprende.
Partecipanti
Comunità locale, turisti
Descrizione
La festa si celebra la prima domenica successiva al Ferragosto e ha inizio, nella tarda mattinata, con la celebrazione eucaristica in Piazza Catena. Nel pomeriggio la statua della Madonna della Catena viene portata in processione insieme alla statua di San Michele Arcangelo. La preparazione del fercolo (vara) segue un preciso rituale: se ne occupano i portatori che hanno il compito di fissare saldamente la pesante statua marmorea al fercolo in legno mediante corde e fermi in ferro, quindi la statua viene ornata da preziose corone, poste sul capo della Madonna e del Bambino, dagli ex-voto, dal manto azzurro in stoffa, mentre sulla struttura a baldacchino della vara vengono appesi, per mezzo di nastri azzurri le offerte/ex-voto fatte in denaro, i nastri appaiono così pieni di banconote di ogni taglio. In alcune fonti è riportato che le statua di San Michele precede quella della Madonna uscendo dalla stessa chiesa, cioè da quella della Madonna della Catena, facendo così lo stesso percorso. Altre fonti invece, lasciano intendere che la statua di San Michele esce dalla Chiesa Madre in cui è custodito, percorre il centro storico di Librizzi fino a giungere alla Chiesa della Madonna della Catena, dove è atteso dai fedeli e dai portatori della Madonna, per poi procedere insieme. (E possibile che negli anni si siano prese decisioni diverse circa il punto di inzio della processione di San Michele). Alcuni devoti seguono il percorso processionale scalzi, altri portano in dono dei cesti pieni fiori. Caratteristica della processione è la rievocazione di un episodio tramandato dalla tradizione e considerato miracoloso: il prodigio della ciaramedda. Si racconta che durante il trasporto della statua da Palermo a Librizzi (la statua venne acquistata a Palermo) sul punto di compiere l’ultimo tratto su un carro trainato dai buoi, giunti in località Maisale, la statua divenne così pesante che le bestie non riuscirono ad andare avanti, fino a quando, al suono di una zampogna proveniente da un pastore nei campi, il carro riprese il suo cammino fino a destinazione. Durante le rievocazione, quindi, la processione giunge fino al luogo in cui il carro si fermò, secondo il racconto, in prossimità di un noce secolare, qui i portatori si fermano, poi piano piano indietreggiano (i portatori girano su se stessi ma continuano il passo procedendo in avanti, la statua è trasportata a ritroso). Non appena il suonatore della ciaramedda (zampogna), fa udire il suono del suo strumento, la processione riprende normalmente al grido di Viva Maria, completando il percorso con il rientro in chiesa. Viene celebrata la messa e la festa si conclude con lo sparo dei fuochi d’artificio.
Scheda Catalografica
Bibliografia
Assessorato della Pubblica Istruzione (a cura di). 1992. Feste, Fiere, Mercati, Vol. II. Messina: Edizioni Dott. Antonio Sfameni.
Princiotta, Roberto e Nuccio Lo Castro. 1988. Itinerari gaginiani. Messina: Grafo-Editor.
Sitografia
Filmografia
Discografia
Note
La statua della Madonna della Catena, raffigura la Vergine Maria con in braccio il bambino Gesù, è posta sull’altare maggiore della Chiesa Madonna della Catena, ha un’altezza di 148 cm. su una base di 26 cm. sulla cui superficie sono raffigurati, al centro, una natività, ai lati, teste di angeli. La fine fattura e la riproduzione delle forme fanno attribuire l’opera ad artisti della scuola del Gagini, quindi è risalente al 1540 circa.
Si narra che una delegazione di Librizzi, Sorrentini e Gioiosa Guardia si recarono a Palermo per scegliere una statua della Madonna da portare al proprio paesello: quella qui descritta era la più ambita ed, estratta a sorte, toccò proprio a Librizzi.
Durante il lungo percorso per il trasporto in paese tra le antiche trazzere, si racconta che la statua divenne così pesante che i buoi trainanti il carro non riuscirono a procedete. Quando dalla campagna giunse il suono di una zampogna, i buoi ripresero il cammino. Questo è un espisodio simile a tanti altri che nei paesi della Sicilia si narrano e che interessano quasi sempre le statue della Madonna.
La ciaramedda è un tipico strumento musicale della tradizione popolare siciliana, si tratta della zampogna: strumento a fiato di origine e carattere pastorale, consistente in un otre di pelle pieno d’aria nel quale sono inserite alcune canne o pive di legno. Il suono, stridente e tremulo, è prodotto dalla vibrazione dell’aria immesso, e modulato, dentro l’otre in pelle attraverso le suddette canne o pive.
Autore Scheda
Mariangela Riggio
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