Festa dell'Assunta - Messina
Descrizione

Festa dell’Assunta – Messina

Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog. 116
Bene: Festa dell’Assunta
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 19-05-2008
Categoria: Festa patronale
Provincia: Messina
 
Comune: Messina
 
Notizie Cronologiche
Il culto dell’Assunta si diffuse nel mondo cattolico ancor prima della proclamazione ufficiale del Dogma, avvenuta nel 1950 da parte di Papa Pio XII. La festa messinese, ha origini antichissime: il Pitrè rintraccia riti e tradizioni legate ad essa fin dal XVII secolo.
Ricorrenza: Annuale
Data: 15 Agosto
Funzione: Devozionale/Patronale
Attori: Tiratori: per devozione tramandata da padre in figlio, i cosiddetti tiratori, hanno il compito di trascinare, per mezzo di lunghe funi, la Vara, rappresentante l’Assunzione della Vergine Maria, incitati dal grido di “Viva Maria”. Indossano abiti bianchi e sono scalzi.
Partecipanti: Comunità locale, turisti
Descrizione
La festa celebra l’Assunzione della Madonna e si svolge tra riti religiosi e tradizioni popolari. Le celebrazioni religiose iniziano con la messa vespertina della vigilia, il 14 agosto, officiata ai piedi della maestosa Vara votiva: una vera e propria macchina con apparati scenografici mobili, alta 13,50 metri e costituita da scene e figure che rappresentano, nella parte bassa, la morte della Vergine e, nella parte sommitale, il trionfo dell’Assunzione. La mattina del 15 viene preparata la Vara, fissando ad essa delle funi con la quale verrà trainata lungo il percorso processionale di tre chilometri. L’inizio vero e proprio della festa viene segnalato dallo sparo di alcuni colpi di cannone dalla statua della Madonna della Lettera al porto; quindi la mattina è dedicata alle celebrazioni religiose, mentre nel pomeriggio inizia la processione. Il percorso ha inizio da Piazza Castronovo: la Vara viene trainata dai tiratori lungo via Garibaldi; all’incrocio con via I Settembre avviene quella che, tradizionalmente, viene definita la “girata”, una complessa manovra che deve far ruotare la Vara su se stessa per consentirle l’ingresso lungo la via. Il percorso termina in piazza Duomo. Lo sparo dei fuochi d’artificio dal porto conclude la festa.
 
Bibliografia
Cardella, Antonio. 2002. Santi riti e leggende del popolo siciliano. Palermo: Sigma.
 
Croce, Marcella. 2004. Le stagioni del sacro. Almanacco delle feste popolari. Palermo: Dario Flaccovio.
 
Pitrè, Giuseppe. 1979. Feste patronali in Sicilia. Sala Bolognese: Forni.
 
 
 
Note
La Vara, alta 13,50 m, è una complessa macchina scenografica le cui origini pare risalgano al XVI secolo. È costituita da una struttura piramidale, suddivisa in vari piani scenici, che nasconde una serie di complessi ingranaggi: sono questi che, azionati manualmente, consentono i vari movimenti. Al livello inferiore è rappresentata la tomba della Madonna circondata dagli apostoli; nella parte superiore vi sono statue in cartapesta raffiguranti degli angeli che ruotano insieme al Sole e alla Luna. Al livello successivo si colloca la rappresentazione del cielo (un globo stellato), cinto dalla fascia dello zodiaco. In sommità, tra figure angeliche, vi è il Cristo che tiene sul palmo della mano destra la Madonna. Inizialmente, tra i piani mobili e rotanti della Vara, si collocavano dei figuranti e bambini in veste di angeli, assicurati alle strutture mobili, mentre in cima, un uomo e una donna raffiguravano Cristo e l’Assunta. Oggi le figure sono tutte in carta pesta, salvo alcuni bambini posti alla base della struttura. Legati alla festa, ma non al rito devozionale, sono le figure dei “Giganti”, trainati per la via della città i giorni precedenti il 15 agosto. Si tratta di due statue colossali in cartapesta raffiguranti un uomo, Grifone, e una donna, Mata, a cavallo. La tradizionale “passeggiata del Giganti” è legata a tradizioni e miti antichissimi. Diverse sono le ipotesi riguardanti le corrispondenze tra le statue equestri e i personaggi che rappresentano, è comunque certo che siano tutte legate alla storia e alle leggende della città di Messina.
Autore Scheda: Mariangela Riggio
 
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