Festa della Madonna della Lettera
Maria, in risposta alla missiva, inviò indietro una sua lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli custodita adesso presso il Duomo di Messina ed esposta nel giorno del Corpus Domini incastonata nell’albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina.
Il culto della Madonna della Lettera, si affermò solo nel 1716, anno in cui il monaco Gregorio Arena portò a Messina una traduzione dall’arabo della lettera di Maria. Da allora la città di Messina celebra la festa il 3 giugno, con una affollata processione del fercolo argenteo della Madonna. Il testo della lettera consegnata alla delegazione di messinesi recita:
“Umilissima serva di Dio, Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII “ |
La frase Vos et ipsam Civitatem benedicimus (“Benediciamo voi e la vostra Città”) è oggi scritta a caratteri cubitali alla base della stele della Madonnina sul braccio estremo del porto di Messina.
Da notare che la data indicata nel testo della lettera è incongruente, dal momento che a quel tempo non esisteva la datazione cristiana.
Fonte: wikipedia
Inserimento scheda: Heritage Sicilia
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Il culto dei messinesi alla Madonna della Lettera si sviluppa nel XVI secolo, la data fissata per la festa era inizialmente l’8 settembre, in ricordo del rientro dell’ambasceria.
Il 30 luglio 1636 un atto del Senato di Messina fissa ufficialmente al 3 giugno la data della festa, facendo riferimento, quindi, alla data in cui avvenne la visita alla Madonna.
Nel 1716, quando il basiliano Gregorio Arena portò a Messina la traduzione della presunta lettera scritta dalla Madonna (traduzione da un codice arabo, appartenuto al vescovo di Mardin e, a sua volta avuto dal patriarca di Antiochia, Ignazio) la Madonna della Lettera venne eletta ufficialmente Patrona della città e da allora la festività del 3 Giugno divenne più solenne.
In occasione della festa, il dipinto posto sull’altare maggiore della cattedrale, raffigurante la Madonna con il Bambino, viene ricoperto dalla cosiddetta Manta d’oro, sostituendo quella in argento che ricopre quotidianamente il dipinto. La Manta è la riproduzione in oro cesellato delle vesti della Madonna e del Bambino.