Festa del Santissimo Crocifisso Calatafimi - Segesta
Descrizione
Festa del Santissimo Crocifisso Calatafimi – Segesta
Dal 30 aprile al 3 maggio, tutte le mattine alle ore 7.00, avviene il Solenne scampanio dei sacri bronzi: per venti minuti circa le campane del Santuario del SS. Crocifisso vengono suonate a mano da alcuni ragazzi.
I Ceti festeggiano il Crocifisso preparando il proprio carro, addobbandolo, abbellendolo e arricchendolo affinché esso sia espressione e simbolo di abbondanza.
La festa vede tutti i ceti, con i loro emblemi, riuniti intorno alla croce d’argento, dono del ceto dei Mugnai nel 1776. Dopo l’annuncio, iniziano i preparativi che riguardano la creazione dei carri che sfileranno e dei costumi e soprattutto delle numerose quantità di dolci, noccioline, confetti e cioccolatini, che saranno poi distribuiti, per tutta la durata delle celebrazioni, fino a che ci saranno braccia che si tenderanno per riceverli. Ogni ceto ha cura di confezionare le proprie “offerte” in sacchetti che recano impresse le insegne di appartenenza. Tradizionale cura viene poi riservata alla preparazione dei pani votivi di olio e farina a forma di corona o di sole, i cucciddati. La festa si chiude Il 3 maggio alle 20.00 con la processione dei Simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. di Giubino, con intervento di tutti i Ceti, delle autorità religiose, istituzionali e militari, accompagnati dalle Bande Musicali. (Fonte testo: Scheda REI – Regione Sicilia)
La festa vede tutti i ceti, con i loro emblemi, riuniti intorno alla croce d’argento, dono del ceto dei Mugnai nel 1776. Dopo l’annuncio, iniziano i preparativi che riguardano la creazione dei carri che sfileranno e dei costumi e soprattutto delle numerose quantità di dolci, noccioline, confetti e cioccolatini, che saranno poi distribuiti, per tutta la durata delle celebrazioni, fino a che ci saranno braccia che si tenderanno per riceverli. Ogni ceto ha cura di confezionare le proprie “offerte” in sacchetti che recano impresse le insegne di appartenenza. Tradizionale cura viene poi riservata alla preparazione dei pani votivi di olio e farina a forma di corona o di sole, i cucciddati. La festa si chiude Il 3 maggio alle 20.00 con la processione dei Simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. di Giubino, con intervento di tutti i Ceti, delle autorità religiose, istituzionali e militari, accompagnati dalle Bande Musicali. (Fonte testo: Scheda REI – Regione Sicilia)
Foto: web
Inserimento scheda: Heritage Sicilia
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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana
N. Prog. 119
Bene: Festa del Santissimo Crocifisso
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 20-10-2008
Categoria: Festa/Cerimonia
Provincia: Trapani
Comune: Calatafimi-Segesta
Denominazione locale: Li parti di lu Crucifissu
Notizie Cronologiche
L’invenzione del Crocifisso di Calatafimi sarebbe avvenuta nel 1657
Ricorrenza: Annuale
Data: 3 Maggio
Occasione: Invenzione della Santa Croce
Funzione: Devozionale
Attori: Ceti principali: La Maestranza (l’antica milizia cittadina che sfila in divisa ed armi a passo di marcia), i Borgesi (i contadini, gli attuali coltivatori diretti, che sfilano con il mulo riccamente bardato), i Massari (in passato i sovrintendenti che si occupavano dei feudi, ora i borghesi benestanti che dirigono la Massaria), i Cavallari (che sfilano con il caratteristico carretto siciliano quale simbolo dei valori e dei temi dell’artigianato siciliano).
Ceti minori: Mugnai, Ortolani, Caprai e Pecorai, Macellai, Borgesi di S. Giuseppe.
Partecipanti: Comunità locale,turisti
Descrizione: Dal 30 aprile al 3 maggio, tutte le mattine alle ore 7.00, avviene il Solenne scampanio dei sacri bronzi: per venti minuti circa le campane del Santuario del SS. Crocifisso vengono suonate a mano da alcuni ragazzi.
I Ceti festeggiano il Crocifisso preparando il proprio carro, addobbandolo, abbellendolo e arricchendolo affinché esso sia espressione e simbolo di abbondanza.
La festa vede tutti i ceti, con i loro emblemi, riuniti intorno alla croce d’argento, dono del ceto dei Mugnai nel 1776. Dopo l’annuncio, iniziano i preparativi che riguardano la creazione dei carri che sfileranno e dei costumi e soprattutto delle numerose quantità di dolci, noccioline, confetti e cioccolatini, che saranno poi distribuiti, per tutta la durata delle celebrazioni, fino a che ci saranno braccia che si tenderanno per riceverli. Ogni ceto ha cura di confezionare le proprie “offerte” in sacchetti che recano impresse le insegne di appartenenza. Tradizionale cura viene poi riservata alla preparazione dei pani votivi di olio e farina a forma di corona o di sole, i cucciddati. La festa si chiude Il 3 maggio alle 20.00 con la processione dei Simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. di Giubino, con intervento di tutti i Ceti, delle autorità religiose, istituzionali e militari, accompagnati dalle Bande Musicali.
La festa vede tutti i ceti, con i loro emblemi, riuniti intorno alla croce d’argento, dono del ceto dei Mugnai nel 1776. Dopo l’annuncio, iniziano i preparativi che riguardano la creazione dei carri che sfileranno e dei costumi e soprattutto delle numerose quantità di dolci, noccioline, confetti e cioccolatini, che saranno poi distribuiti, per tutta la durata delle celebrazioni, fino a che ci saranno braccia che si tenderanno per riceverli. Ogni ceto ha cura di confezionare le proprie “offerte” in sacchetti che recano impresse le insegne di appartenenza. Tradizionale cura viene poi riservata alla preparazione dei pani votivi di olio e farina a forma di corona o di sole, i cucciddati. La festa si chiude Il 3 maggio alle 20.00 con la processione dei Simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. di Giubino, con intervento di tutti i Ceti, delle autorità religiose, istituzionali e militari, accompagnati dalle Bande Musicali.
Bibliografia
Pitrè, Giuseppe. 1979. Feste patronali in Sicilia. Sala Bolognese: Forni.
Autore Scheda: Laura Mattaliano
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