Festa del "Muzzuni"
Descrizione

Festa del “Muzzuni”

 Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog.
184
Bene
Festa del “Muzzuni”
Libro
REIS – Libro delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali
Data approvazione
03-04-2014
Categoria
Festa/Cerimonia
Provincia
Messina
Località
 
Comune
Alcara li Fusi
Denominazione locale
U Muzzuni
Notizie Cronologiche
La festa ha origine dall’antico culto di Demetra e Adone e delle divinità della terra e ne conserva gli antichi riti propiziatori e di fecondità. Nel calendario delle feste romane i due solistizi corrispondevano a due celebrazioni. Il Solstizio d’estate, Fors Fortuns, fu sostituito nel calendario cristiano dalla Festa di San Giovanni. Un tempo il corredo della sposa del contadino (u’ntrizzu) aveva un grande valore di fondo da cui attingere in caso di cattivo raccolto o di annata poco redditizia. A quest’antica credenza si ricollega il rito del muzzuni.
Ricorrenza
Annuale
Data
24 Giugno
Occasione
Festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista
Funzione
Commemorativo/devozionale
Attori
Una donna per ciascun Muzzuni, sacerdotesse
Partecipanti
Comunità locale, turisti
Descrizione
In occasione della natività di S. Giovanni Battista nell’antico borgo di Alcara Li Fusi si organizza una processione che esibisce lungo le strade del paese le effigi del Santo nella duplice forma di simulacro e di capo mozzato. I festeggiamenti proseguono con una connotazione pagana. Le donne di ogni quartiere compongono segretamente nelle loro case il Muzzuni, una brocca cilindrica dal collo mozzato (a memoria del martirio del santo) avvolta da un muccaturi di seta, il fazzoletto contadino cui sono appesi i gioielli più pregiati scelti dal corredo delle donne del quartiere. Una giovane donna conduce all’esterno della casa il Muzzuni e lo ripone al centro di un tavolo accuratamente adornato con tessuti pregiati. Dal Muzzunifuoriescono germogli o steli di spighe a simboleggiare fertilità e abbondanza nel raccolto. I tavoli sono posti sotto la veglia di sacerdotesse, giovani donne in tunica chiara, che rivestono un ruolo importante nella coreografia. La sera i Muzzuni si animano, la folla visita i tavoli, si intonano canti a tema amoroso o contadino e si propongono balli folkloristici. Il clima gioviale che caratterizza la festa prosegue sino a notte fonda; i giovani si lanciano fiori a vicenda annunziando nuovi amori, si sciolgono inimicizie e si legano comparati, solenni promesse di amicizia.
Bibliografia
Croce, Marcella. 2004.Le stagioni del sacro: almanacco delle feste popolari siciliane. Palermo: Flaccovio.
 
 
FIDIPA. 2005. Appunti di viaggio: folklore, storia e religiosità in Sicilia. Siracusa: Emanuele Romeo Editore.
 
 
La Paglia, Roberto. 2006. Le superstizioni. Dalla A alla Z, dal Piemonte alla Sicilia. Roma: Hermes.
Sitografia
Festa del Muzzuni- Regione Siciliana Turismo [ultima consultazione 28-04-2016]
Filmografia
 
Discografia
 
Note
Il termine Muzzuni fa probabilmente riferimento a una brocca priva di collo (mozzata) o, verosimilmente, al grano falciato e raccolto in fascioni detti localmente “mazzuna”.  Un ulteriore collegamento si può rintracciare nel culto cristiano dedicato a San Giovanni, martirizzato con la decapitazione.
 
Canti popolari animano la festa, un ricco patrimonio di chjanote, ruggere e laudate. Questi canti traggono probabilmente origine da una rielaborazione popolari dei canti medievali.
Autore Scheda
Ester Oddo
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