Fanfara dei Giudei
Descrizione

Fanfara dei Giudei

    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

La ricorrenza della Settimana Santa a San Fratello è un’occasione per assistere alla “Festa dei giudei”. Si tratta di una baraonda paesana che dura tre giorni, dal mercoledì al venerdì della Settimana Santa, che vede scorrazzare per le vie del paese individui giovani della comunità, i “giudei”, che indossano un costume composto da calzoni e giubba finemente lavorata con lustrini e un cappuccio (sbirijàn), sul quale generalmente è riportato il simbolo della croce sulla fronte e sopra una lunga lingua esterna di cuoio. Dal cappuccio a punta segue una lunga coda animalesca che arriva fino ai polpacci. Un grappolo di catene (displina) viene portato legato ad un polso. Molti calzano ai piedi un paio di ciocie in pelle grezza di bue (schièrpi di pièu).
Oggi i componenti della fanfara sono muniti di tromba a pistone unico e portano sul capo un elmetto, sormontato da un uncino associato ad una “lanterna” rosso-blu da carabiniere, sul quale sono dipinti soggetti dell’attualità, oltre al simbolo della croce.
La funzione dei “giudei” sanfratellani, agitatori e accusatori, è quella di “disturbare” la processione del Venerdì santo, impersonando i flagellatori il soldato che affondò la sua lancia nel costato di Gesù. Nel rito di oggi è scomparso ogni comportamento violento e la comunità accompagna i simulacri della passione di Cristo in devoto raccoglimento, ma in passato i “giudei”, presso uno spazio assegnato erano oggetto di una ‘sassaiola’ a base di arance: da questo elemento deriva verosimilmente l’uso del cappuccio che poteva riparare il loro viso dagli schizzi degli agrumi. (Fonte testo: Scheda REI – Regione Sicilia)

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

Registro Eredità Immateriali

N. Prog. 72
Bene: Fanfara dei Giudei
Libro: REI – Libro delle celebrazioni
Data approvazione: 26-01-2007
Categoria: Processioni rituali
Provincia: Messina
 
Comune: San Fratello
Denominazione locale: Festa dei giudei
Notizie Cronologiche
San Fratello è stata fondata integrando gli abitanti greco-latini con immigrati venuti al seguito dei lombardi provenienti da Casale Monferrato con Adelaide o Adelasia degli Aleramici, dall’Alto Novarese, dalla Francia e dalla Lombardia, nel XII secolo. In questa cittadina dei Nebrodi permangono immutati diversi elementi di antica origine, quali il dialetto gallo-italico, rituali di natura pagana, carnevalesca e cristiana. Ad esempio nel periodo della Settimana Santa – uno più ricchi di manifestazioni che conciliano il drammatico momento della passione del Cristo con quello gioioso della Resurrezione – a San Fratello, a celebrare l’attesa della Resurrezione troviamo una manifestazione unica nel suo genere, ovvero la “Fanfara dei Giudei”. Condotta nei giorni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo, la festa di origine profana, rievoca il momento in cui i Giudei percossero e condussero il Cristo al Calvario. Sull’origine della festa gli studiosi non sono concordi, definendo “i giudei” ora come fautori di una “diavolata” o “ridda infernale” (Pitrè), ora come “figuranti disturbatori” derivanti dalle sacre rappresentazioni medievali (Rubino – Cocchiara).
Ricorrenza: Annuale
Data: Dal Mercoledì al Venerdì della Settimana Santa
Occasione: Riti della Settimana Santa
Funzione: Propiziatoria
Attori: Figuranti “Giudei” suonatori della fanfara
Partecipanti: Intera comunità cittadina, dei devoti e turisti
Descrizione
La ricorrenza della Settimana Santa a San Fratello è un’occasione per assistere alla “Festa dei giudei”. Si tratta di una baraonda paesana che dura tre giorni, dal mercoledì al venerdì della Settimana Santa, che vede scorrazzare per le vie del paese individui giovani della comunità, i “giudei”, che indossano un costume composto da calzoni e giubba finemente lavorata con lustrini e un cappuccio (sbirijàn), sul quale generalmente è riportato il simbolo della croce sulla fronte e sopra una lunga lingua esterna di cuoio. Dal cappuccio a punta segue una lunga coda animalesca che arriva fino ai polpacci. Un grappolo di catene (displina) viene portato legato ad un polso. Molti calzano ai piedi un paio di ciocie in pelle grezza di bue (schièrpi di pièu).
Oggi i componenti della fanfara sono muniti di tromba a pistone unico e portano sul capo un elmetto, sormontato da un uncino associato ad una “lanterna” rosso-blu da carabiniere, sul quale sono dipinti soggetti dell’attualità, oltre al simbolo della croce.
La funzione dei “giudei” sanfratellani, agitatori e accusatori, è quella di “disturbare” la processione del Venerdì santo, impersonando i flagellatori il soldato che affondò la sua lancia nel costato di Gesù. Nel rito di oggi è scomparso ogni comportamento violento e la comunità accompagna i simulacri della passione di Cristo in devoto raccoglimento, ma in passato i “giudei”, presso uno spazio assegnato erano oggetto di una ‘sassaiola’ a base di arance: da questo elemento deriva verosimilmente l’uso del cappuccio che poteva riparare il loro viso dagli schizzi degli agrumi.
Bibliografia
Lo Castro, Nuccio. 1992. La festa dei Giudei a San Fratello: kermesse diaboliche della Settimana Santa, in Feste, fiere, mercati, a cura di Assessorato alla pubblica istruzione, Messina: EDAS, pp. 457-467.
 
Buttitta, Antonino. 1990. Le feste di Pasqua, s.l. Sicilian tourist service.
  
Glielmi, Nicola e Roberto Motta. 1985. La processione dei giudei di San Fratello (Messina), Trapani: Arti grafiche Corrao.
 
Pitrè, Giuseppe. 1985. Cartelli, pasquinate, anti, leggende, usi del popolo siciliano, Sala Bolognese (BO): Editore Forni, pp. 226-228.
 
Rubino, Benedetto e Giuseppe Cocchiara. 1924. Usi e costumi novelle e poesie del popolo siciliano: esposizione critica. Palermo: Remo Sandron.
 
Sellerio, Enzo. 1951-1966. San Fratello (Messina) Pasqua processione dei giudei, s.l.: Sellerio.
Sitografia
 
 
 
Autore Scheda: Chiara Dell’Utri
 
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