Coltivazione della Vite ad Alberello
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Descrizione

Coltivazione della Vite ad Alberello

 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog.
173
Bene
Coltivazione della Vite ad Alberello
Libro
REI – Libro dei saperi
Data approvazione
15-03-2013
Categoria
Tecnica artigiana
Provincia
Trapani
Località
 
Comune
Pantelleria
Denominazione locale
 
Notizie Cronologiche
La pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello rappresenta un esempio unico nel suo genere, tramandata di generazione in generazione nella comunità pantesca nel rispetto della pratica comunitaria e della tradizione del dialetto locale. Essa costituisce frutto dell’eredità storica che caratterizza l’isola dall’età Fenicio-Punica ad oggi. Tra le fonti storiche, si ritracciano informazioni relative alla tecnica di coltivazione della vite su terrazzamenti nella letteratura e nelle pratiche del mondo greco. La tecnica dimostra la capacità nei secoli dei contadini panteschi di interpretare magistralmente le caratteristiche e i difetti del territorio dell’isola in modo da rendere la coltivazione e la vinificazione una leva di sviluppo economico per la comunità locale.
Ricorrenza
Annuale
Data
Da Luglio ad Ottobre
Occasione
 
Funzione
 
Attori
Contadini panteschi
Partecipanti
Comunità locale, turisti
Descrizione
La pratica della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, per le sue caratteristiche di unicità e rappresentatività della comunità locale, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità a novembre 2014. Il riconoscimento inserisce i valori e il sapere proprio delle pratiche agricole e il patrimonio rurale all’interno del più vasto patrimonio culturale dei popoli. La tecnica di coltivazione rappresenta un unicum: su terrazzamenti caratterizzati dalla presenza di muretti a secco, l’alberello pantesco è posto all’interno di una conca praticata nel terreno, utile a riparare la pianta e l’uva da condizioni climatiche avverse, dallo scirocco da sud e dal Levante da est. La pratica del cosiddetto “pizzicamento”, consente una potatura sapiente del fusto principale, che è accuratamente sfrondato per produrre sei rami e formare un cespuglio con una disposizione radiale. La cavità è costantemente rimodellata dalle mani sapienti degli agricoltori locali, in modo da garantire il corretto microclima alla pianta in fase di crescita. Inoltre, le caratteristiche vulcaniche del terreno e la scarsa irrigazione, a causa della insufficienza d’acqua sull’isola, contribuiscono a determinare il sapore particolare dell’uva. Al momento della corretta maturazione, i grappoli da vino sono raccolti a mano dando vita ad una pratica rituale che inizia alla fine di luglio e che da tempo è diventata occasione per la comunità locale di condivisione sociale.
Bibliografia
Sicilia e le isole minori: le spiagge e le coste più belle. 2005. Novara: Istituto Geografico De Agostini.
Sitografia
Filmografia
 
Discografia
 
Note
Pantelleria è un’isola vulcanica, originatasi circa 300.000 anni fa dalla fossa tettonica sita tra la Sicilia e l’Africa. Il vulcano a seguito delle sue eruzioni dette origine ad un banco di pantellerite verde ed in seguito, collassando su se stesso formò un immenso cratere, la caldera, che corrisponde alla parte centrale dell’Isola, ancora oggi raggiungibile con un facile sentiero. Posta al centro del Mediterraneo è specchio del connubio della cultura siciliana con quella araba, rintracciabile nei nomi arabi di molte contrade (Khamma, Gadir, Sibà).
Nel periodo della raccolta si svolge nell’isola di Pantelleria l’evento Passitaly, in cui si promuove il territorio e la tradizione vitivinicola del Mediterraneo, ricca di una variegata produzione di uve e di vini.
Autore Scheda
Ester Oddo
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