Collina Manuzza
Bene facente parte del multi sito : Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa
A Nord dell’acropoli, sulla collina di Manuzza, si trova l’antico abitato originariamente cinto da da mura difensive. Il luogo era abitato fin dalla fondazione di Selinunte (VII sec. a.C.). Dopo la distruzione di Selinunte, quest’area della città non fu più riabitata. I profughi tornati al seguito di Ermocrate a cui i Cartaginesi permisero di ritornare in città, si insediarono unicamente sull’acropoli.
Tempio Y
Di questo Tempio, costruito nel 570 a.C, non è nota la collocazione originaria, anche se si presume fosse inserito nel contesto della città antica sita nella collina Manuzza. Le metope rinvenutevi (h. cm. 84), databili al 570 a.C., rappresentano: una sfinge di profilo accosciata, la triade delfica (Latona, Artemide, Apollo) in un rigido schema frontale, il ratto di Europa al di sopra del mare; altre due metope databili a ca. il 560 a.C., reimpiegate nelle fortificazioni ermocratee, mostrano la quadriga di Demetra e Kore (oppure Helios e Selene? Apollo?), e una cerimonia eleusina con Demetra, Kore ed Ecate con la spiga di grano (le Moire?), sono tutte conservate al Museo Archeologico di Palermo.
Demetra e Kore su quadriga
Europa sul toro
Necropoli Galera Bagliazzo
A nord-est della Collina di Manuzza, più antica della Necropoli di Manicalunga , si trova al di fuori del perimetro del parco. Nella necropoli Galera Bagliazzo venne casualmente scoperta nel 1882 la statua bronzea nota come
“Efebo di Selinunte”, acquistata dal comune di Castelvetrano, trafugata nel 1962 ed in seguito ritrovata, attualmente conservata nel Museo Civico di Castelvetrano
Efebo di Selinunte (Museo di Castelvetrano)
Per i dettagli sui singoli siti situati a Selinunte e nelle immediate vicinanze si veda il sotto archivio “Selinunte e dintorni”
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Contributi informativi: Ignazio Caloggero Web,
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