Chiesa di S. Maria dello Spasimo
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Descrizione

Chiesa di S. Maria dello Spasimo

Via dello Spasimo. Eretta nel XVI sec. lavori iniziarono nel 1509, ma non furono mai conclusi. Sotto la minaccia dell’invasione turca infatti, alcuni anni più tardi si rese necessario il consolidamento dei sistemi di difesa della città. Vennero costruite nuove cinte murarie e, attorno alla chiesa, nel 1537 venne fatto scavare un fossato proprio laddove doveva sorgere il convento. Nel 1569 il Senato di Palermo acquistò il complesso per esigenze militari e i monaci vennero fatti trasferire altrove. Nel 1520 l’edificio, di grande importanza a quel tempo per l’intera comunità palermitana, si era arricchito di un capolavoro d’inestimabile valore, lo Spasimo di Sicilia dipinto da Raffaello Sanzio, che raffigura appunto lo sgomento di Maria dinanzi al Cristo crollato sotto il peso della croce. Dopo il trasferimento dei monaci, la struttura cadde in disuso e l’allora viceré di Palermo Don Ferdinando D’Ayala lo donò a Filippo V re di Spagna in cambio di agevolazioni e di favori. Il dipinto rimase in Spagna e oggi è conservato al Museo del Prado di Madrid. A Catania, nella chiesa di San Francesco all’Immacolata, ne esiste una buona copia, realizzata su tavola nel 1541 da Jacopo Vignerio. Nel 1582 la chiesa venne adibita a sede di spettacoli pubblici, una specie di primo esempio di “teatro stabile” in Italia, ma nel secolo successivo un’epidemia di peste ne rese necessario l’utilizzo come lazzaretto per gli ammalati. Terminata l’epidemia, gli ambienti furono adibiti a granaio e a magazzino. A metà del settecento crollò la volta della navata centrale della chiesa, che non verrà mai più ricostruita. Dal 1855 al 1985, la struttura fu trasformata in ospizio per i poveri e nosocomio, ma l’architettura venne in gran parte sconvolta per poterne ricavare gli ambienti per i ricoverati. Nel 1985, grazie alla volontà dei cittadini e delle Pubbliche Amministrazioni, furono iniziati i lavori di recupero delle strutture fatiscenti. Oggi lo Spasimo ospita eventi culturali, rappresentazioni teatrali e musicali

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Web, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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