Castello di Modica
Descrizione

Castello di Modica

Il Castello, o ciò che di esso rimane, nato come fortificazione rupestre che si sovrappone ad un’emergenza funeraria del tipo di Pantalica, viene modificato in varie epoche tra l’VIII e il XIX secolo, e si erge su un promontorio roccioso difficilmente attaccabile, con due lati su tre costituiti da pareti a strapiombo. All’esterno rimane una torre poligonale (XIV sec). Nel cortile interno sono visitabili le carceri medievali, civili e “criminali”, una serie di stanze squadrate ricavate dalla roccia, ognuna riservata ad una specifica categoria di carcerati: donne, condannati comuni, galantuomini, persone in attesa di giudizio. Per i briganti più pericolosi c’erano (una è ancor oggi visibile) due grandi fosse profonde circa sette metri, chiuse in alto da una possente grata di ferro, dalla quale entravano la luce e l’aria. Nello stesso cortile poi è presente la più recente chiesa della Madonna del Medagliere (sorta nel 1930 sui ruderi della chiesa di San Leonardo, a conforto dei carcerati fino al 1865), inoltre è visibile ciò che resta della chiesa di San Cataldo, che era la cappella privata del Conte e del Governatore, e infine tre nicchie campanarie oggi murate all’esterno, il suono delle cui campane indicava alla città le ore, ed i momenti che si vivevano all’interno del Castello. Crollate a causa del terremoto del 1693, o demolite perché di intralcio allo sviluppo urbanistico moderno della zona, quasi nulla più resta delle 5 torri, delle 4 porte e della cinta muraria dell’antico maniero. Recentemente è venuto alla luce, e reso fruibile, un suggestivo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia, che trapassa lo sperone roccioso su cui sorge il Castello: era un passaggio di ronda militare. Recentissimi scavi archeologici nell’area del castello, che vanno di pari passo coi lavori di un grande progetto per un riuso moderno della parte nuova del castello stesso come centro congressi, stanno portando alla luce suppellettili varie, arredi funerari, ceramiche, monete bronzee, vasellame, pavimentazioni, fondamenta di grosse mura portanti, nascosti sotto carichi secolari di materiali di risulta, e risalenti dal bronzo antico, passando per il periodo ellenistico, quello romano, poi tracce del periodo arabo, per arrivare a coprire tutto il periodo dell’uso amministrativo, militare e carcerario del castello, fino a tutto l’Ottocento.

Fonte testo: wikipedia

 

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Ignazio Caloggero

Contributi informativiVittorio G. Rizzone e Anna M. Sammito, Web, Regione Sicilia 

Documenti per approfondire l’argomento:

Censimento dei siti dell’antica età del bronzo nel territorio modicano (di Vittorio G. Rizzone e Anna M. Sammito)

Notizie preliminari sulle chiese semirupestri di Santa Maria della Provvidenza e di San Rocco a Modica (di Vittorio G. Rizzone e Anna M. Sammito)

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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