Cappidduzzu di Maria
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Descrizione

Cappidduzzu di Maria

Un intreccio tra paganesimo e religione, che addirittura richiama il mito di Demetra e Proserpina riguardo al cambio delle stagioni e che quindi diventa quasi un rituale di buon auspicio per un buon raccolto, in questo caso dell’uva nuova e delle olive. Il fuoco di Demetra rivive nelle torce, il suono delle zampogne richiama invece la vita pastorale.

Una storia che ha il sapore di leggenda e che risale al 1650, anno in cui Padre Antonio Faranda donava all’eremo crispiniano un frammento di Capello di Maria Vergine, per atti del notaio Federico Dolcetta di Messina. La storia narra che Padre Faranda ebbe la sacra reliquia dal sacerdote Paolo Teloia di Randazzo, il quale, a sua volta, l’aveva ricevuta in dono dal Cardinale Ruìz del Val nel 1642. La donazione fu “vincolata” dall’obbligo della venerazione nel periodo stabilito di ogni anno. Il Capello infatti, proveniente direttamente dalla ciocca che era stata donata ai messinesi insieme alla famosa Lettera, era conteso tra Milazzo e Monforte. Alla fine i monfortesi ebbero la meglio, forti della loro profonda devozione mariana; ecco però che scattò un vincolo tra i due comuni: la processione del “Capidduzzu” deve avvenire in modo irrevocabile ogni anno il sabato antecedente la prima domenica di settembre, anche in caso di temporale o pioggia. Se così non fosse e da Milazzo non vedessero le torce in processione in lontananza, il Capello andrebbe assegnato ai milazzesi.  Anticamente (prima della nascita della frazione di Pellegrino nel ‘700) la processione partiva da Monforte e andava all’eremo di Crispino (costruito nel ‘400). Si parla addirittura dell’esistenza di due reliquie, due frammenti dei Capelli che la Vergine Maria donò ai messinesi nella famosa Lettera, e tutti e due appartenevano a Monforte. C’è infatti un documento risalente al XVII secolo e conservato nella chiesa madre di Monforte San Giorgio, che parla di un’altra reliquia di “Mariani Capelli – frasi testuali – avuti dal reverendissimo Pirri dell’Ordine dei Gerosolimitani di San Giovanni di Messina” tenuta nella chiesa, mentre in processione si venerava quello donato da Faranda.

Fonte testo: https://www.98zero.com/1396571-stasera-a-monforte-san-giorgio-la-processione-del-capidduzzu-di-maria-ecco-tutta-la-storia 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

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Cappidduzzu di Maria
REIS – Libro delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali
23-03-2018
Celebrazione e pratica rituale
Messina
contrada o localizzazione non coincidente con comune
Monforte San Giorgio

 

 

Inserimento scheda web: Ignazio Caloggero

Foto:  https://www.98zero.com/1396571-stasera-a-monforte-san-giorgio-la-processione-del-capidduzzu-di-maria-ecco-tutta-la-storia

Contributi informativi: Ignazio Caloggero/ Web

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