C.da Montagnoli
Il sito si estende su due colline di natura tufacea che si ergono lungo il corso del fiume Belice a ca. 4 Km dalla sua foce. Sulla sommità pianeggiante e presso le pareti scoscese si conservano i resti di un insediamento indigeno. In particolare il nucleo principale dell’abitato si trova nella collina orientale dove, a seguito di scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza BB.CC.AA. Di Agrigento sono stati messe in luce resti di capanne circolari. Inoltre, presso il fianco di sud-ovest della collina si trovano consistenti resti della cinta muraria e della porta monumentale di accesso.
La posizione dominante fu certo fondamentale per l’impianto del sito, cronologicamente ascrivibile tra l’VIII e il VII sec. a.C., che svolgeva certamente la funzione di postazione militare di controllo sul fiume Belice. La vita dell’insediamento è attestata sino al IV sec. a.C. e tracce di una frequentazione in età medievale sono documentate dalla presenza di ceramica invetriata e di tombe ad arcosolio sulle pendici che si affacciano presso il torrente Cocchino.
Età del Ferro/ Età Greca Arcaica – IX-VI sec. a.C.
Area sottoposta a vincolo archeologico ai sensi della legge 1089/1939
(Fonte testo scheda di rilevazione n. 97 Piano Paesistico della Provincia di Agrigento – Beni Archeologici)
Schede Beni Archeologici Piano Paesaggistico di Agrigento
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Contributi informativi: Web, Regione Sicilia
Foto: scheda citata
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