Biviere e Macconi di Gela (ITA050001)
Street View (se presente)
Descrizione

Biviere e Macconi di Gela (ITA050001)

Tipologia sito: ZSC – Zona Speciale di Conservazione 

Codice: ITA050001 – Ettari: 3663

Descrizione: 

Il SIC ricade nel territorio dei comuni di Gela e di Acate, dove si estende per una superficie complessiva di circa 3666 ettari. Esso abbraccia il tratto costiero posto
a sud-est dell’abitato di Gela, oltre alla Piana dell’interno, nonchè l’area del Biviere e dei Macconi, già compresa nell’ambito di una riserva naturale e considerata
uno dei biotopi di maggiore interesse del versante centro-meridionale della Sicilia.Dal punto di vista geomorfologico, il sito presenta una notevole variabilità, con il
succitato ambiente lacustre che si sviluppa a ridosso di ampi cordoni dunali, a loro volta costituiti da sabbie fine e quarzose, talora interrotti da affioramenti
rocciosi di varia natura, ove sono rappresentati gran parte dei tipi litologici che caratterizzano i retrostanti Monti Erei. La Piana di Gela è prevalentemente
dominata da formazioni argilloso-calcaree sovrastate da depositi alluvionali riferibili al Quaternario (CATALANO & D’ARGENIO, 1982). Più a nord si sviluppa un
sistema collinare di origine evaporitica, a morfologia più o meno accidentata, mentre ad est del torrente Gela vi sono depositi di sabbie gialle pleistoceniche
frammiste a calcari, conglomerati ed argille marnose, che degradano verso il mare.Sulla base della classificazione bioclimatica secondo Rivas-Martinez, il
territorio rientra prevalentemente nell’ambito della fascia termomediterranea, con ombrotipo secco inferiore, tendente al superiore verso l’interno. Il paesaggio
vegetale delle aree soprastanti risente notevolmente delle intense utilizzazioni del passato; nell’area della Piana è ampiamente dominato da coltivi, in particolare
seminativi. In prossimità della costa assume notevole rilevanza la serricoltura, che si spinge a ridosso dal Biviere

L’area in oggetto rientra nella CONVENZIONE RAMSAR, individuata nel 1987 per una superficie di 297 ettari. Studi successivi hanno messo in evidenza che
tutto il Golfo e la Piana di Gela è un’unità ecologica fondamentale per la migrazione degli uccelli acquatici e rientra nei parametri per l’identificazione dei siti
RAMSAR. Tutta la Piana di Gela, compresa una fascia marina, è stata perimetrata anche come IBA (Important bird Areas) da uno studio effettuato dalla LIPU
Birdlife Italia, su commissione del Ministero dell’Ambiente. In Italia, su 200 IBA, quella in oggetto (n. 166 “Biviere e Piana di Gela”) è all’ottavo posto per
importanza di conservazione. L’area riveste anche un elevata importanza floristica, fitocenotica e paesaggistica, in particolare per il sistema dunale dei Macconi
ed il Biviere di Gela. Nell’elenco riportato nella sezione 3.3 sono riferite le entità floristiche endemiche, rare o di rilevante interesse fitogeografico (D). L’ambiente
umido costituisce un’area di rilevante interesse per lo svernamento, la nidificazione e la sosta di diverse specie della fauna, migratoria e stanziale. La consistenza
di tali popolazioni, in campo nazionale, riveste importanza strategica per la conservazione. Il Golfo fa da imbuto favorendo l’attraversamento della Sicilia per
l’avifauna acquatica proveniente dal nord Africa specie nel periodo primaverile. Solo tra febbraio e aprile gli anatidi che arrivano mediamente sul golfo sono >
45.000.

Dati ministeriali: Formulario Natura 2000

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, Regione Sicilia

Nota esclusione responsabilità

Dai una valutazione (da 1 a 5)
5.002
Invia una comunicazione all'autore della pubblicazione
[contact-form-7 id="18385"]
Share