Arte Etnoplastica di Roberto Vanadia
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Descrizione

Arte Etnoplastica di Roberto Vanadia

    Bene inserito nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS)

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

N. Prog. 101
Bene: Arte Etnoplastica di Roberto Vanadia
Libro: REI – Libro dei saperi
Data approvazione: 16-11-2007
Categoria: Tecnica artigiana
Provincia: Agrigento
 
Comune: Agrigento
Denominazione locale: Lu mastru pasturaru
Notizie Cronologiche
Roberto Vanadia, artista nativo di Agrigento dove vive e lavora, riesce a rappresentare al meglio la sua creatività ed espressività nella realizzazione plastica di ambienti, oggetti e personaggi rappresentativi della tradizione popolare siciliana. Famoso per le sue miniaturizzazioni dei luoghi del lavoro contadino e delle attività artigianali tipiche della Sicilia tradizionale, queste realizzazioni sono il frutto di studi, accurate ricerche, osservazioni che rivelano la mentalità scientifica dell’etnografo.
Nel 1996 inizia il rapporto di collaborazione con il Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo e l’Istituto di Scienze Antropologiche dell’Ateneo palermitano e su incarico del Prof. Aurelio Rigoli, fondatore della cattedra di Etnostoria, espone nell’ambito della mostra Etnostoria di Sicilia alcune delle sue più espressive opere.
Dallo 1999 il Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Antropologiche, coordina i progetti espositivi delle opere di Roberto Vanadia curandone la direzione scientifica.
Nel 2001 presenta in Assisi, nella Basilica Superiore di San Francesco, una grande installazione presepiale. Senza sosta si susseguono le mostre e le sue presenze a grandi manifestazioni nazionali ed internazionali. Nel 2005 è chiamato a rappresentare l’arte presepiale siciliana nell’ambito della Mostra “Il Presepe. La tradizione natalizia italiana” realizzatasi nel 2005 a Mosca, nel Museo della cattedrale del “Cristo Salvatore” e nel 2006, nel Museo Etnografico Russo di San Pietroburgo.
Le mostre realizzate a Mosca ed a San Pietroburgo, a Berlino ed a Wolfsburg, in contesti di elevatissima valenza culturale, sono state tappe fondamentali per il suo successo presso il pubblico e la critica e la sua arte ha acquisito un respiro internazionale.
Nel 2011 il Patriarcato della Chiesa Ortodossa Russa di Mosca richiede a Vanadia di rappresentare plasticamente il “Mistero dell’Incarnazione” nell’ambito della mostra della Mostra “Il Mistero della Natività” tenutasi a Mosca nel Museo della Cattedrale del Cristo Salvatore: ne scaturisce un’opera concepita come una trasposizione tridimensionale e paesaggistica dell’Icona ortodossa russa offrendo una sintesi dei temi e dei significati del Natale.
 
 
 
Funzione: Etnoplasta
 
 
Descrizione
Roberto Vanadia è un artista etnoplasta inserito dal 2007 nel Registro delle Eredità Immateriali Siciliane in quanto detentore delle conoscenze e delle abilità necessarie per la produzione di “plastici documenti etnografici” da tutelare e salvaguardare come elementi essenziali dell’identità culturale siciliana.
Il valore evocativo e documentario del “fare artistico” di Roberto Vanadia ha motivato il Centro Internazionale di Etnostoria a presentare i suoi “plastici documenti etnostorici” in prestigiosi contesti espositivi quali la mostra “Giovanni Verga, una biblioteca da ascoltare” promossa dal Ministero per i Beni Culturali, svoltasi a Roma in occasione delle settimana dei Beni Culturali dell’anno 1999.
L’arte di Roberto Vanadia ha origine dagli illustri pasturara siciliani, ovvero artisti delle arti decorative specializzati nella creazione dei “pastori” e di monumentali opere presepiali. In Sicilia è presente a partire dal ‘600 una importante tradizione di questo mestiere documentato ad esempio dalle opere del celebre Giovanni Matera, Mastru pasturaru di Trapani, filone ancora oggi presente nel panorama artistico siciliano.
Il sapere di Roberto Vanadia favorisce a riportare in auge il grande mestiere della “riproduzione in piccolo”, con l’inserimento di sfumature e chiaroscuri tipici di un plastico verismo. La sua arte non è un’attività di ricostruzione nostalgica di un tempo ormai passato, ma un espediente per tradurre in materia la specificità del rapporto tra natura e cultura che lega l’uomo al territorio. Vanadia sa infondere nella sua opera un codice artistico innovativo con ricostruzioni fedeli di usi, modi di vivere, comportamenti, utensili ed attrezzi del mondo popolare isolano dell’Ottocento, assicurando una funzione documentaria di grande interesse e fornendo informazioni talvolta non reperibili.
Temi affrontati nelle sue opere “etno plastiche” sono la Natività, focus principale dei Presepi, dove Vanadia articola la vicenda umana della Comunità scandita da riti e culti e i Mestieri, che offrono l’opportunità di far rivivere le attività del lavoro tradizionale legate ai cicli del grano, dell’olio, del vino. Ogni ricostruzione architettonica delle miniature è autentica anche dal punto di vista dei materiali utilizzati (tegole, murature, balaustre, ceramiche, attrezzi da lavoro).
Bibliografia
Di Natale, Maria Concetta. 1991. Arti decorative nel Museo Pepoli di Trapani, in Vincenzo Abbate, Il Museo regionale Pepoli di Trapani, Palermo: Novecento, pp. 60-63.
 
Precopi Lombardo, Annamaria. 2003. Scultori trapanesi «d’ogni materia in piccolo e in grande» nella dinamica artistico-artigianale tra XVIII e XIX secolo, in Materiali preziosi dalla terra e dal mare, catalogo della mostra a cura di Maria Concetta Di Natale, Palermo: Università degli studi, Dipartimento di design, Facoltà di architettura, Facoltà di lettere e filosofia, p. 84.
 
Precopi Lombardo, Annamaria e Pietro Messana. (a cura di). 2011. Legno tela &…: la scultura polimaterica trapanese tra Seicento e Novecento. Erice: Meeting point.
 
Uccello, Antonino. 1979. Il presepe popolare in Sicilia, Palermo: S.F. Flaccovio.
 
Vanadia, Roberto. 1990. Un presepe. Agrigento: Centro studi Giulio Pastore.
Sitografia
 
 
 
Note
In collaborazione scientifica con il Centro Internazionale di Etnostoria nasce, ad esempio, una delle sue opere più rappresentative, opera monumentale articolata in sette scene e dedicata all’estrazione dello zolfo. Questa rappresentazione etnoplastica, che documenta la triste vicenda umana degli zolfatari di Sicilia, oggi è esposta presso il Museo Antropologico “Civica raccolta etnostorica “Zolfare e Zolfatari” del Comune di Montedoro.
Autore Scheda: Chiara Dell’Utri
 

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Inserimento scheda su Heritage: Ignazio Caloggero

Contributi informativi:  Web, Regione Sicilia

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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