Antonio Piscitello: Maestro Ceramista
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Descrizione

Antonio Piscitello: Maestro Ceramista

 

 

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Scheda tecnica elaborata da: Regione Sicilia – Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana – CRicd: Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana

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Antonio Piscitello: Maestro Ceramista
REI – Libro dei tesori umani viventi
05-12-2006
Tesoro umano vivente
Messina
 
Santo Stefano di Camastra
 
A Santo Stefano di Camastra l’estrazione e la lavorazione dell’argilla era già diffusa prima della ri-fondazione del paese nel XVII secolo per volere del Duca di Camastra. Da quel momento la presenza di botteghe di ceramisti iniziò ad essere più consistente e a caratterizzare le vicende e l’economia urbana.
La storia della famiglia Piscitello si lega alla Sicilia dalla fine del XVI sec. quando decide di impiantare una delle fabbriche più significative di mattonelle maiolicate. Il legame con Santo Stefano e il Duca di Camastra si rintraccia nel 1683 quando il marchio della fabbrica di famiglia inizia a ritrovarsi nella ceramica di molte dimore nobiliari siciliani.
Da reperti storici e dal rinvenimento di numerose piastrelle maiolicate di pregevole fattura in chiese siciliane, si individua che Rosario Piscitello con i fratelli diedero grande impulso all’attività industriale della fabbrica.
Nel XX sec. grazie alla grande maestria e all’impegno di Antonio Piscitello, la ceramica familiare raggiunse notorietà internazionale con la vendita nei mercati del bacino del Mediterraneo e in altri paesi stranieri. La Ceramica Piscitello da prodotto di artigianato locale divenne oggetto d’arte.
 
 
Maestro ceramista
 
 
La produzione di Antonino Piscitello a S. Stefano di Camastra si è diversificata nel corso dei vari anni dagli altri ceramisti e per soddisfare la numerosa richiesta del mercato siciliano ed internazionale. Nella sua produzione di ceramica d’uso e sculture, gusto e tradizione antica e moderna si fondono in prodotti unici.
I colori tipici della ceramica stefanese sono adoperati in maniera attenuata e applicati a forme originali (pesci antropomorfi, le brocche, i candelieri, i piatti, le teste e le bambole giganti) ed esprimono la capacità del Maestro di conciliare linee identificative del proprio stile con il rispetto della tradizione.
La sua produzione, successivamente agli anni ’60 del ‘900, si distingue dalla precedente per le nuove sperimentazioni pittoriche, i nuovi colori e motivi decorativi che ne derivarono dall’interazione con altri grandi maestri della scena artistica italiana.
Buttitta, Antonino. 1988. Le forme del lavoro. Mestieri tradizionali in Sicilia. Palermo: Flaccovio.
 
Buttitta, Antonino e Salvatore d’Onofrio. 1989. I colori del fuoco in Studi e Materiali per la Storia della Cultura popolare. Palermo: STASS.
 
 
 
Premiato con medaglia d’oro in occasione della “33° Mostra internazionale dell’artigianato” a Firenze nel 1969.
Ester Oddo
 

Inserimento scheda web: Ignazio Caloggero

Foto:  

Contributi informativi: Ignazio Caloggero/ Web

Nota: Il popolamento delle schede della Banca dati Heritage, procede per fasi incrementali: catalogazione, georeferenziazione, inserimento informazioni e immagini. Il bene culturale in oggetto è stato catalogato, georeferenziato ed inserite le prime informazioni. Al fine di arricchirne i contenuti informativi sono graditi ulteriori contributi, se lo desiderate potete contribuire attraverso la nostra area “I Vostri Contributi

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